Erevan è uno dei maggiori centri industriali, culturali e scientifici del Caucaso. In qualità di centro principale della cultura armena, ospita l’Università Statale di Erevan (fondata nel 1920), l’Accademia Armena delle Scienze, un museo storico, un’opera house, un conservatorio musicale e vari istituti tecnologici. Gli archivi Matenadaran conservano una ricca collezione di preziosi manoscritti armeni, greci, siriani, ebraici, persiani e romani. Erevan ha molte biblioteche pubbliche, vari musei, teatri (tra cui il Teatro dell’Opera), orti botanici e zoo. È inoltre lo snodo di un’estesa rete ferroviaria e un importante mercato agricolo. Infine, le industrie situate nella città producono metalli, tessuti, prodotti alimentari e utensili meccanici, elettronici e chimici.
In quanto capitale di un Paese il cui popolo ha subito il genocidio del 1915-’16 nel deserto dell’Anatolia, Erevan ospita un importante museo del Metz Yeghern (Il Grande Male), comprensivo di un Memoriale dedicato ai Giusti che vi si sono opposti. All’interno del Giardino dei Giusti di Erevan, nel Muro della Memoria, sono tumulati pugni di terra delle tombe di grandi personalità che si sono mosse per aiutare gli Armeni e per testimoniare della loro persecuzione. Tra queste personalità si ricordano Giacomo Gorrini, Karen Jeppe, Anatole France, Fritjof Nansen, Armin Wegner e molti altri.
Il compositore Ludovico Einaudi ha dedicato un brano alla città.
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