IERI
Tutto ebbe inizio a Roma nel 1763, quando Giovacchino Restaldi, già affermatosi come provetto artigiano del legno, dopo una lunga permanenza a Parigi, fondò a suo nome l’Officina per la Fabbrica e Restauro dei Biliardi. I primi biliardi vennero costruiti secondo i sistemi dettati dalla Francia e cioè senza buche, e come puro elemento decorativo per ville principesche.
Fu solo grazie ad Aristodemo Restaldi (1784), primo costruttore del biliardo italiano, che il tavolo da gioco subì sostanziali modifiche apportate dalla dotazione di sei buche ed altrettante gambe, insieme ad un aumento delle dimensioni complessive.
La maggiore diffusione del biliardo incrementò la produzione, così che nel 1813 quando Santi Restaldi ereditava dal padre arte ed industria, il gioco era ormai diventato il divertimento preferito della nobiltà e non solo. Il biliardo iniziò ad arrivare, infatti, sino ai circoli ed ai principali caffè dell’epoca, facendo nascere le prime sale da biliardo sempre più frequentate da giovanissimi.
Il figlio Salvatore Restaldi continuò la tradizione paterna, e le continue richieste lo spinsero, poi, entusiasta, ad allargare l’officina, che oramai assumeva le sembianze di un vero e proprio stabilimento industriale.
Nel 1874 la produzione passò ai fratelli Cesare Restaldi e Santi Restaldi. Ma gli sforzi dei fratelli Restaldi non furono ricompensati a dovere: l’industria ristagnava ed iniziava a farsi sentire la concorrenza settentrionale.
La riscossa non tardò ad arrivare. Ottorino Restaldi, il più grande costruttore di tutti i tempi, iniziò dal 1906 una lunghissima lotta per imporre al pubblico i biliardi di sua speciale fabbricazione chiamati Costruzione americana. Il passare dei mesi sancì la superiorità indiscussa del biliardo Restaldi, che poteva essere sinteticamente riassunta in quattro requisiti fondamentali: solidità, scorrevolezza, precisione e silenziosità di battuta.
Ci volle la guerra per fermare il Restaldi: siamo nel 1915 e la patria aveva bisogno di braccia che impugnassero le armi al posto dello scalpello. Una volta tornata la pace, Ottorino riorganizzò l’industria ed ampliò ancora lo stabilimento.
OGGI
Restaldi è incarnato da Claudio e Valerio (rispettivamente figlio e nipote di Mario, figlio di Ottorino). La loro scommessa, oggi, è dare al biliardo una nuova collocazione: non più legarlo soltanto all’immaginario del gioco d’azzardo o ad ambienti di alto lusso, ma valutarlo come un vero e proprio OGGETTO alla portata di tutti, un oggetto che esalta qualunque spazio voglia accoglierlo (dall’abitazione al luogo di lavoro), che attira l’attenzione per la sua bellezza, versatilità (mimetizzandosi nell’arredamento come tavolo), per la capacità di aggregare e di divertire nella forma di gioco così affascinante a cui invita.
Il FUTURO
Restaldi è la sfida FOOLISH, una straordinaria collezione dove il biliardo raggiunge l’apice di oggetto del desiderio.
L’AZIENDA
Biliardo vuol dire Restaldi, un’azienda attiva da circa 300 anni che vende biliardi fabbricandoli nuovi, accontentando tutte le esigenze con più di 100 modelli.
Nella più grande esposizione d’Italia, nell’unica sede in via di Valle Ricca 103, si potranno visionare il più grande numero di biliardi mai visto e se interessati la fabbrica di produzione degli stessi. Restaldi offre biliardi per tutte le tasche da i piu economici a quelli piu prestigiosi, anche di seconda mano. La Biliardi Restaldi è anche calciobalilla, air hockey, ping pong, accessori per biliardi e da gioco, lampadari, tavoli da gioco e sedie, tavoli da carte, idee regalo, juke box, ecc.
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